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NIENTE IMU SE L’IMMOBILE E’ OCCUPATO

La Corte costituzionale ha stabilito che non deve essere pagata l’Imu per gli immobili occupati abusivamente

Secondo la Consulta, infatti, “è irragionevole e contrario al principio della capacità contributiva che il proprietario di un immobile occupato abusivamente, il quale abbia sporto tempestiva denuncia all’autorità giudiziaria penale sia, ciò nonostante, tenuto a versare l’Imu per il periodo decorrente dal momento della denuncia a quello in cui l’immobile venga liberato, perché la proprietà di tale immobile non costituisce, per il periodo in cui è abusivamente occupato, un valido indice rivelatore di ricchezza per il proprietario spogliato del possesso”.

Nel testo del provvedimento si spiegano ulteriormente le ragioni della pronuncia di incostituzionalità. “Indipendentemente dalla nozione di possesso cui debba farsi riferimento a proposito dell’Imu, è irragionevole – si legge – affermare che sussista la capacità contributiva del proprietario che abbia subito l’occupazione abusiva di un immobile che lo renda inutilizzabile e indisponibile e si sia prontamente attivato per denunciarne penalmente l’accaduto, tanto che il legislatore, come già rilevato, è intervenuto con la legge n. 197 del 2022 per dichiarare non dovuta l’imposta in questione. Emblematico – prosegue la Corte – è il caso oggetto dei giudizi a quibus in cui la società proprietaria aveva assunto tutte le necessarie iniziative per prevenire l’occupazione dell’immobile e aveva tempestivamente provveduto a denunciare all’autorità giudiziaria penale l’avvenuta occupazione contro la sua volontà. Benché nell’agosto 2013 fosse stato disposto un sequestro preventivo dell’immobile ex art. 321 del codice di procedura penale da parte del giudice per le indagini preliminari, lo stesso sequestro non aveva avuto esecuzione per ragioni di ordine pubblico. Pertanto, la società proprietaria non era riuscita a tornare nel possesso dell’immobile nonostante l’uso di una diligenza adeguata”.

 

Prima della Corte costituzionale, sulla questione era intervenuto il governo Meloni che, con la sua prima legge di bilancio (quella per il 2023), aveva inserito fra le fattispecie di esenzione dall’Imu quella degli immobili che si trovino in una situazione di indisponibilità a seguito di reati. L’auspicio è che la norma del 2022 possa essere presto integrata, ricomprendendo nell’esenzione ogni ipotesi di occupazione senza titolo dell’immobile, comprese quelle conseguenti a rapporti di locazione.

 

Ciò detto, va da sé che l’impegno del governo e del Parlamento deve contestualmente essere rivolto sia alla prevenzione e alla repressione del reato di occupazione arbitraria di immobili, sin troppo tollerato per decenni, sia all’accelerazione delle procedure di sfratto relative alle locazioni, che avrebbe l’effetto di restituire fiducia a tanti proprietari e di agevolare di conseguenza l’accesso all’abitazione da parte degli inquilini.

onfedilizia, ha lottato contro un’impostazione inziale ideologica e punitiva, che avrebbe costretto milioni di famiglie a spese