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1.   IL MINISTRO MATTEO SALVINI AL CONVEGNO DI CONFEDILIZIA: «MAGGIORE LIBERTÀ SUGLI AFFITTI E SEMPLIFICAZIONE DELLE PRATICHE EDILIZIE»


Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha partecipato sabato 21 settembre al 34esimo convegno del coordinamento Legali di Confedilizia, rispondendo alle domande del giornalista di Italia Oggi, Francesco Cerisano. Durante i suoi interventi Salvini ha affrontato temi chiave per il settore immobiliare e infrastrutturale, guardando a nuove politiche volte a semplificare la burocrazia e garantire maggiore libertà ai proprietari.

Affitti e libertà di gestione della proprietà
Salvini ha espresso la necessità di una maggiore libertà nella gestione degli affitti, opponendosi a restrizioni eccessive che vincolano i proprietari di immobili. «L’anno scorso è partita proprio qui da Piacenza e dall’Assemblea di Confedilizia, quello che poi in un anno è diventata una legge pubblicata già in Gazzetta Ufficiale e operativa: il “salva casa”. Ricordo i titoli sui giornali, i commenti e le reazioni sdegnate che paventavano un condono edilizio. No, nessun condono edilizio. Abbiamo semplicemente liberato alcuni milioni di italiani alcuni milioni di immobili ostaggio della burocrazia da venti, trenta, quarant’anni da piccole difformità interne che le toglievano dal mercato e le toglievano dalla legittima proprietà e disponibilità dei cittadini. Ancora in questi giorni c’è qualcuno che parla di scempio, ma io ritengo che all’interno delle mura domestiche ogni cittadino possa e debba fare liberamente quello che ritiene di fare per il bene suo e della sua famiglia, e possa disporre liberamente del suo bene. Ribadisco quello che dissi l’anno scorso: non sono assolutamente d’accordo sul vincolo della proprietà privata, se uno vuole mettere a reddito il suo immobile, affittandolo rispettando la norma, deve poter essere libero di farlo. Sono i regimi sovietici che ti impediscono di disporre della tua proprietà come meglio vuoi. E siccome la proprietà è tassata, se la vuoi mettere a reddito devi essere libero di farlo» ha detto.
 

Semplificazione delle pratiche edilizie
Un’altra tematica toccata nel corso del suo intervento è stata la necessità di snellire le pratiche edilizie. Il vice premier ha evidenziato come molti immobili siano ostaggio della burocrazia da decenni. Citando il caso del "Salva Casa" come «una legge che ha liberato milioni di immobili bloccati da piccole difformità interne». Il problema persiste soprattutto nelle grandi città «come Roma, dove si stimano circa 200.000 pratiche edilizie non evase». E ancora, «Siamo l’unico Paese al mondo con tre condoni edilizi aperti e una mole di pratiche che non verranno mai evase senza una significativa semplificazione» ha affermato.
Infrastrutture per la difesa del suolo e ammodernamento del territorio
Parlando delle catastrofi naturali, come l’alluvione che ha colpito la Romagna, il ministro ha evidenziato la necessità di investire in infrastrutture per la difesa del suolo. Ha citato come esempio il progetto della diga di Vetto sull’Appennino reggiano, finalmente finanziato dopo decenni di attesa. «Occorre mettere in sicurezza il territorio, ammodernare le infrastrutture e prevenire i disastri naturali», ha dichiarato Salvini, evidenziando la mancanza di interventi preventivi negli ultimi anni.
 

Il ruolo delle Sovrintendenze nel blocco dello sviluppo economico
Un altro tema centrale affrontato dal ministro è stato il ruolo delle Sovrintendenze «che spesso -
secondo Salvini - ostacolano lo sviluppo economico del Paese». Ha criticato l’approccio «integralista» di alcune di esse, che, nel tentativo di preservare il patrimonio immobiliare, finiscono per lasciarlo crollare. «Ho bisogno di Sovrintendenze che siano protagoniste dello sviluppo del Paese, non che lo blocchino», ha dichiarato, auspicando una maggiore flessibilità e buon senso.

Il futuro delle auto elettriche e il dibattito europeo
Infine, Salvini ha toccato il tema delle auto elettriche, criticando la direttiva europea che prevede l’abolizione delle auto a benzina e diesel entro il 2035. «Ritengo sia una follia assoluta», ha affermato, sottolineando i dati negativi sulle vendite di auto elettriche nell’agosto 2024, con un calo del 44%. Secondo il ministro, questa normativa rischia di danneggiare l’economia italiana e i consumatori.
Hanno partecipato per la nostra associazione la responsabile dell’ufficio di Belluno Federica Raffanetti ed il consulente fiscale Alessandro Molinari.