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Sottoscritto l’Accordo Territoriale sui contratti di locazione a canone concordato
E’ stato firmato ieri 24 febbraio 2025 presso la sede dell’Associazione proprietà edilizia-Confedilizia l’accordo relativo ai contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato per il territorio della provincia di Belluno. Esso si compone di 5 accordi relativi rispettivamente una al Comune capoluogo Belluno, una relativa al comune di Feltre e due rispettivamente per gli altri comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti (Sedico, Borgo Valbelluna). Sono stati anche siglati gli accordi degli altri comuni della provincia suddivisi per aree in caratteristiche uniformi.
Hanno siglato l’importante documento le organizzazioni sindacali dei proprietari (associazione proprietà edilizia-Confedilizia, associazione APPC, ASPPI, e degli inquilini (SUNIA e SICET e UNIAT). La definizione dell’accordo, che va a sostituire quello sottoscritto nel 2006, tende a favorire l’incontro tra domanda e offerta di abitazioni offrendo uno strumento attuale, in linea con l’andamento del mercato immobiliare.
Il testo dell’accordo con i relativi allegati, presentato ieri in forma ufficiale al Presidente della Provincia Padrin è’ stato poi depositato inviato via pec all’ufficio protocollo del Comune di Belluno e negli altri Comuni della provincia nonché della Regione Veneto. L’applicazione dei contratti di affitto a canone concordato costituisce un vantaggio per gli inquilini che possono accedere alla casa con prezzi d’affitto inferiori a quello del mercato libero e al contempo i proprietari possono usufruire della riduzione percentuale dell’aliquota ordinaria IMU con le modifiche approvate eventualmente dal Consiglio Comunale e delle agevolazioni fiscali previste dalla legge sui redditi da locazione a canone concordato.
Gli accordi territoriali, che hanno la durata di tre anni a partire dal 1° marzo 2025, definiscono le tipologie degli immobili presenti sul territorio bellunese dividendo i Comuni principali per fasce e, in base a queste il tetto minimo e il tetto massimo degli affitti. Tra gli obiettivi principali favorire l’allargamento del mercato delle locazioni al maggior numero di immobili, inclusi quelli attualmente vuoti o sfitti, favorire la possibilità di locazioni ai settori sociali più deboli attraverso il maggior utilizzo del canale concordato e contrastare il problema degli sfratti esecutivi, pochi per la verità nel bellunese, e della morosità incolpevole attraverso la promozione di contratti con canone di locazione più sostenibili.
Siamo convinti, hanno sottolineano i referenti delle associazioni firmatarie, che “questo strumento possa creare un percorso innovativo, capace di rendere un modello per tutta la provincia di Belluno anche perché tutti i contratti di locazione che si avvarranno di questa tipologia e secondo questo schema e che verranno stipulati avranno a monte la verifica fatta dalle Associazioni sindacali dei proprietari e dei conduttori con le attestazioni di rispondenza. E questo è un dato importante anche fiscalmente, perché i proprietari che hanno diritto a richiedere l’agevolazione fiscale agevolata lo possono fare solo sulla base di contratti di affitto concordati che siano rispondenti alla normativa e con canoni che rispettano determinati parametri contemplati nell’accordo.
Il testo dell’accordo assieme a tutte le informazioni accessorie ed alla modulistica, sarà disponibile presso i siti istituzionali delle organizzazioni firmatarie alle quali si potranno chiedere tutte le informazioni del caso.